Radioterapia: il trattamento oncologico più comune e di maggiore efficacia

All’interno dei trattamenti oncologici, il più comune di tutti risulta essere la radioterapia che dimostra anche una grande efficacia. Essendo una terapia così frequente, vale la pena andare a capire che cos’è di preciso e come viene eseguita ponendo anche l’accento sui gli effetti collaterali che per fortuna sono contenuti.

Che cos’è la radioterapia

Si parla di radioterapia per indicare un trattamento localizzato e indolore che provoca la necrosi delle cellule tumorali. Attraverso l’applicazione di radiazioni ad elevata energia, si vanno a colpire le cellule del tumore che presentano un DNA modificato rispetto alle altre cellule dell’organo in grado di crescere e moltiplicarsi facendo venir meno la funzione dello stesso.

Si calcola che più del 60% dei pazienti oncologici nel corso del trattamento e delle cure sia sottoposto almeno ad un ciclo di radioterapia. Prima è stato affermato che sia un trattamento indolore e in effetti è così poiché nel momento dell’applicazione delle radiazioni ionizzanti il paziente non avverte dolore. Tuttavia, possono esserci conseguenze negative nelle fasi successive che possono portare nei casi più gravi alla perdita di capelli e di appetito con conseguente diminuzione del peso corporeo e debolezza generale.

La radioterapia ed altri trattamenti antitumorale non è detto però che risolvono la situazione. In alcuni casi, succede che rientrino all’interno di cure palliative per spostare nel tempo l’inevitabile incontro con la morte e alleviare i sintomi. In questo o anche nel caso di un trattamento temporaneo, il paziente può ritrovarsi in una condizione di salute compromessa, uno stato debilitato che compromette il normale svolgimento di tutte le azioni quotidiane come, ad esempio, muoversi e spostarsi in autonomia.

Per sottoporsi agli accertamenti clinici e ai trattamenti periodici, si può fare ricorso al servizio di ambulanza private a Napoli che mette a disposizione di chiunque ne faccia richiesta un’auto medica. In pratica, si tratta di una fotocopia di un’ambulanza pubblica la cui unica differenza riguarda la proprietà. Naturalmente, le ambulanze del servizio sanitario nazionale devono restare libere per poter intervenire in caso di emergenza medica. Questo però significa che restano scoperte tutte le altre situazioni non urgenti in cui comunque si manifesta la necessità di un trasporto medico che abbia determinate caratteristiche come, ad esempio, a bordo devono esserci delle strutture per controllare i parametri vitali o comunque garantire un trasporto sicuro alle persone con disabilità cioè una ridotta mobilità degli arti inferiori che costringe loro ad utilizzare sostegni per la deambulazione.

Come si esegue la radioterapia

Al giorno d’oggi la radioterapia è annoverata tra i trattamenti di chirurgia virtuale poiché spesso si svolge come alternativa alla chirurgia tradizionale quando è esclusa per via della particolare posizione delle cellule tumorali che rendono difficili le operazioni. Tuttavia, in altri casi è un trattamento associato alla chirurgia vera e propria o a trattamenti di chemioterapia.

Per generare le radiazioni, si utilizzano i raggi X che sono da tempo impiegati in medicina.ad esempio, si usano quotidianamente a scoppio da gnostico per eseguire le radiografie sebbene siano comunque a livelli estremamente inferiori per renderli innocui. I raggi X con una specifica modalità di somministrazione consentono di vedere all’interno del corpo per evidenziare lo stato delle ossa che possono essere fatturate o rotte. Tuttavia, a dosaggi maggiori, si utilizzano gli stessi raggi X per la radioterapia che mira alla distruzione delle cellule tumorali.

Per arrivare a produrre queste radiazioni ad alta energia si utilizza un acceleratore lineare noto con il nome tecnico di Linac. Al giorno d’oggi non bisogna pensare che le radiazioni colpiscono tutto il corpo ma vengono localizzate nella zona interessata evitando quindi di colpire le cellule sane. Le radiazioni colpiscono il tumore evitando che cresca ancora e favorendo la sua riduzione. Le cellule cancerogene morte vengono eliminate dal corpo tramite il flusso sanguigno che le porta all’interno dei reni.

Purtroppo, sebbene la tecnica abbia fatto passi da gigante negli ultimi anni, può comunque succedere che la radioterapia vada a colpire anche le cellule sane vicino alla zona malata. Questo quindi provoca ripercussioni come quelle già accennate prima. Tuttavia, bisogna considerare il fatto che il beneficio della radioterapia supera di gran lunga i danni e gli effetti collaterali, motivo per cui se ne fa largo ricorso all’interno delle cure oncologiche.