Quando si parla di necrologi e manifesti funebri, forse non tutti hanno grande dimestichezza. Purtroppo, quando si affronta la perdita di un proprio caro, occorre avere qualche informazione in più su che cosa sono questi necrologi e come si preparano per dare un saluto rispettoso a una persona cara che non c’è più.
Cosa sono e a cosa servono i necrologi
Si parla di manifesti funebri per indicare dei manifesti che hanno lo scopo di rendere noto l’avvenuto decesso di una persona. Il loro scopo è proprio quello di dare notizia dell’evento affinché tutti gli interessati possano prendervi parte.
In linea di massima, dovrebbe essere piuttosto facile averli avvistati almeno una volta nella vita poiché sono comunque molto diffusi. Si tratta di pubblicazioni private che vengono organizzate rivolgendosi a una valida azienda di onoranze funebre Milano che si occupa di tutto quello che serve per dare l’ultimo saluto a una persona cara venuta a mancare.
Sono ben diversi dai necrologi pubblicati sul giornale sebbene sembrino molto simili. In questo caso, si tratta di un servizio aggiuntivo per il quale occorre contattare il giornale. Tuttavia, per la pubblicazione si può comunque utilizzare alcune frasi scelte e utilizzate all’interno del manifesto per comodità. Anche in questo caso, la pubblicazione del necrologio sul giornale ha lo scopo di rendere nota la notizia.
Quale fotografia usare nel manifesto funebre
Un capitolo a parte va riservato a un aspetto fondamentale del necrologio cioè la scelta della fotografia. In linea di massima, vale la pena usare una fotografia abbastanza recente. Non vale la pena sistemare sul necrologio una foto della persona venuta a mancare quando era giovane poiché deve essere riconosciuta da chi passa davanti ai manifesti funebri. Generalmente si utilizza una foto a colori ma può essere anche il bianco e nero. È importante che la persona si è ritratta da sola perciò non in un gruppo o con altri.
Non deve per forza essere un ritratto vero e proprio ma sullo sfondo possono anche esserci paesaggi e scenari vari. Solitamente la stessa fotografia utilizzata nel necrologio viene anche utilizzata sulla tomba perciò si sceglie comunque una foto decorosa e rispettosa. Anche chi volesse qualcosa di più allegro, non deve esagerare ma basta una fotografia dove la persona è ritratta sorridente.
Che cosa scrivere sul necrologio
A questo punto, arriva il momento di capire che cosa scrivere concretamente nel necrologio. Sono comunicazioni abbastanza standardizzate per cui non c’è molto spazio per l’originalità ma non è di sicuro questo il posto e il luogo per fare il fenomeno. Il necrologio deve essere semplice , diretto e conciso. Ciononostante, c’è comunque ampio spazio di personalizzazione a partire dalla fase di apertura che non spesso è tratta dalle scritture ma non è obbligatorio.
Nella parte centrale si trova il nome e cognome della persona venuta a mancare seguita eventualmente da titoli e soprannomi solo se usati e conosciuti da tutti comunque ci vuole poi una fotografia e la formula vuole che a dare vengano elencati le persone che danno la notizia della scomparsa. Quando i familiari non sono molti, non c’è grande problema ma quando la famiglia ha tanti componenti, solitamente si elencano il coniuge e i figli. Per non far torto a nessuno e includere tutti, si usa semplicemente la formula “ e parenti tutti”.
In un necrologio non devono mai mancare luogo, data e ora dei funerali perché possano prendervi parte tutti gli interessati. Alcuni possono anche decidere di inserire un’indicazione in merito agli omaggi quando i fiori non sono desiderati. È possibile indicare infatti un ente caritatevole a cui fare una donazione a nome del defunto.
Dove appendere i necrologi
Dopo aver approfondito in maniera abbastanza esaustiva diverse informazioni in merito ai necrologi e manifesti funebri, arriva il momento di capire dove vanno affissi. Gli addetti della azienda di onoranze funebri Milano si occupano anche di questo servizio. In città e nelle varie parrocchie esistono delle apposite bacheche dove vengono sistemati i necrologi. In linea di massima, sono affissi nella città dove abitava la persona venuta a mancare. Tuttavia, nulla vieta di esporli anche in un’altra città, magari quella dove è nato e vissuto per tanto tempo.